Il Santo Padre, il 19 giugno, al termine dell’Anno Paolino, ha dato inizio all’Anno Sacerdotale mettendo come modello per i presbiteri San Giovanni Maria Vianney (meglio conosciuto come il Curato d’Ars). E’ risaputo quanto la Chiesa sia bisognosa delle nostre preghiere affinché possa compiere quel ministero di servizio al prossimo al quale ogni suo membro si è consacrato. Durante questo anno quindi anche noi del “Cooperatore Amigoniano” vogliamo essere vicini al Papa, ai Vescovi e ai Sacerdoti con la nostra preghiera e con il nostro aiuto concreto.
Una volta, almeno dalle mie parti, si usava dire che “dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Non so se sia sempre vero ma, so per certo che “dietro ad un grande sacerdote c’è sempre una madre pia”. Questa mia parafrasi del detto originale mi viene suggerita da alcuni esempi di grandi santi che la Chiesa ci ha affidato come modelli. San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, ha avuto le preghiere, l’esempio e la collaborazione di mamma Margherita per tutto il corso della sua vita; don Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I, ha avuto sempre le cure amorevoli e le molte preghiere della mamma Bortola affinché fosse un buon servo della Chiesa.
Ho voluto citare due dei sacerdoti più conosciuti ma ricordiamoci che la prima mamma che ha saputo accudire e accompagnare il Figlio durante il suo ministero con sollecitudine ed affetto è stata Maria, la Mamma di Gesù.
Su “Don Orione Oggi” del Maggio 2009 don Giovanni D’Ercole riporta un brano della Lumen Gentium che parla del ruolo di Maria nella Chiesa: “Ella viene presentata come segno di certa speranza e consolazione per il pellegrinante popolo di Dio, Maria è segno del popolo di Dio, immagine e primizia della Chiesa […] è per la Chiesa e per l’umanità segno di certa speranza e di consolazione grazie alla sua presenza materna che si palesa in tanti modi. Maria è Madre di Cristo e Madre Nostra”.
Noi Terziari Cappuccini siamo stati affidati dal nostro Padre Fondatore alla Madonna Addolorata. Una Madonna che è stata con Gesù fino alla fine, che non lo ha lasciato mai solo, che gli è stata di conforto nei momenti di tristezza e di dolore. Maria è stata una mamma modello, apprensiva, giusta, cauta e sofferente. Quale mamma non ha versato qualche lacrima per i suoi figli?
Ebbene, Maria ai piedi della Croce, quando tutto sembrava finito, straziata dal dolore, inconsolabile per la perdita del Figlio, riceve da Gesù stesso l’incarico di essere Madre dell’Umanità: “Donna, ecco il tuo figlio!” (Gv 19,26).
Per concludere vorrei chiedere a ciascuno di voi, in questo Anno Sacerdotale, di “adottare” un sacerdote e di pregare affinché possa essere un confessore attento e paziente, un celebrante pieno d’amore, un catechista instancabile, un oratore colto, un comunicatore che sappia farsi comprendere da tutti ma, soprattutto, un innamorato della Madonna, Madre sua, nostra e di tutta la Chiesa.
Pace e Bene!
Andrea da Cuneo
Postulante
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